Profumo intenso e ampio, bouquet arricchito con erbe aromatiche, note di pepe bianco, sorso equilibrato, freschezza sferzante.
E ancora: avvolgenza, morbidezza e sapidità, esperienza, passione e vitalità.
Ecco tutto quello che si sente stappando una bottiglia di in primis, un vino pensato prima ancora della cantina stessa, un vino che è diventato il nostro progetto di vita.
Il 2016 è stato l’anno della coltivazione e poi dell’impianto del vigneto. Infine abbiamo effettuato il primo raccolto avvenuto in maniera manuale e in piccole casse: questo ha permesso alle bucce di restare integre e non entrare in contatto con la polpa dell’uva per non farla ossidare.
Finalmente siamo giunti alla bottiglia, lavata e vestita di un’etichetta degna del suo prestigio e della sua peculiarità.
In primis è infatti un vino nato da vigneti impiantati in una fresca zona collinare pedemontana a 500 metri sul livello del mare, condizione speciale per un Falerio Pecorino DOC.
La tradizione popolare vuole che il periodo adatto all’imbottigliamento sia un giorno di luna piena dai primi di marzo alla fine di aprile, durante una giornata soleggiata e senza vento. Così è stato. La mattinata è stata magica, come magiche le emozioni che ha scaturito in noi assaggiare il primo sorso della prima bottiglia del nostro primo vino biologico.
In primis, insieme a un enologo esperto, abbiamo appurato che il vino avesse tutte le caratteristiche di un Falerio Pecorino DOC. In secundis, abbiamo notato il suo colore paglierino tenue dai riflessi verdolini. Infine, il primo sorso è stata una gran festa!
L’abbiamo abbinato a un ragù bianco di carne di coniglio e, come da tradizione, alle olive all’ascolana. La piacevolezza e l’agilità del suo sorso lo rendono adatto anche a essere degustato da solo, come compagno di un aperitivo o di un momento di pausa.
Il primo imbottigliamento è stato fatto! Adesso tocca a voi guardare con i vostri occhi, odorare e gustare con i vostri sensi In primis, un Falerio Pecorino DOC: il nostro progetto di vita.