L’azienda agricola Quntì nasce nel 2016,
anno di coltivazione, impianto del vigneto e primo raccolto, dalla passione artigianale per la viticoltura di Quinto Alfonsi.
Una passione che parte da lontano
L’Azienda Agricola Quntì affonda le sue radici nel rispetto per la terra e nelle tradizioni di famiglia. Il nome “Quntì” è un omaggio a Quinto, il nonno materno, una figura fondamentale che ha tramandato l’amore per il territorio e il valore della dedizione alla terra. Instancabile lavoratore, Quinto ha ispirato il desiderio di coltivare un prodotto che potesse esprimere al meglio l’essenza delle colline marchigiane.
La scelta del Pecorino, varietà autoctona, è stata guidata dalla volontà di valorizzare un vitigno profondamente legato al territorio. Il Pecorino trova nelle pendici del Monte Ascensione un habitat ideale grazie alle escursioni termiche, alla mineralità del terreno e al microclima unico che favorisce la maturazione delle uve.
Oggi, l’azienda continua questo percorso con passione e dedizione, unendo i valori della tradizione familiare a metodi innovativi e sostenibili. Ogni fase della produzione, dalla vigna alla cantina, riflette il profondo legame con la terra e il desiderio di creare vini autentici, capaci di raccontare una storia di impegno e amore per il territorio.
Un Cru Unico,
un Terroir Inimitabile
Il Pecorino al MonteNero è l’espressione più pura di un Cru eccezionale, figlio di un terroir irripetibile. Situato sulle pendici del monte Ascensione, un antico vulcano inattivo, questo territorio esclusivo esalta le caratteristiche peculiari del vitigno, conferendo al vino una personalità unica.
La Ricchezza del Suolo Vulcanico
Le vigne del Montenero affondano le loro radici in un suolo di origine vulcanica, ricco di minerali e nutrienti essenziali. Questa composizione unica dona al Pecorino freschezza, complessità aromatica e una struttura elegante, rendendo ogni calice un viaggio nei segreti della terra.
L’Alchimia tra Natura e Posizione
Grazie alla posizione strategica delle vigne, situate a un’altitudine ottimale, il Pecorino beneficia di escursioni termiche ideali. Questo microclima favorisce una maturazione lenta e perfetta, garantendo equilibrio e intensità a ogni grappolo.
Un Vino con una Forte Identità Territoriale
Il terroir vulcanico del monte Ascensione crea condizioni ideali per la crescita del Pecorino, donando al vino una firma distintiva. Ogni bottiglia racconta la storia di un terreno unico e di un legame profondo con la natura, per un’esperienza sensoriale che riflette l’autenticità e la tradizione di un territorio straordinario.
Il simbolismo del nome Quntì trae origine dal numero 5.
Per tutti i popoli infatti, dalla preistoria a oggi, passando per gli ingegnosi Maya e gli invincibili romani,
il numero 5 aveva un significato speciale.
È il simbolo dell'uomo universale - si pensi all'uomo vitruviano
e anche rappresentazione dell'unione, della luce e del cuore.
Cinque sono gli elementi: terra, aria, fuoco, acqua e l’etere,
quest’ultimo aggiunto dal grande filosofo Platone.
Cinque sono le linee del pentagramma musicale grazie alle quali è possibile dare vita
a tutta la musica del mondo.
Il numero 5 rappresenta la molteplicità, il cambiamento, la mutevolezza e l’esplorazione;
simboleggia un nuovo punto di partenza verso la ricerca, le passioni e la fortuna.
Il monte del mistero,
una scala verso il cielo
Il monte del mistero,
una scala verso il cielo
MONTE ASCENSIONE
Un Territorio Ricco di Storia e Natura
Il Monte Ascensione si erge nel subappennino marchigiano, nella provincia di Ascoli Piceno, dominando le valli del Tronto e del Tesino. Questo rilievo, noto in passato come "Monte Nero" per i suoi folti boschi, ospita una vegetazione rigogliosa ed è suddiviso in due aree floristiche protette. Una di queste, lungo il versante nord-ovest chiamato "Costa di San Benedetto", è di competenza del comune di Rotella.
La montagna è intrisa di storia e leggende, come quella di Polisia, che intrecciano il passaggio dal paganesimo al cattolicesimo. Oltre alla sua rilevanza storica, il Monte Ascensione è un luogo dove natura e tradizione si fondono, creando un ecosistema unico.
MONTE ASCENSIONE
Il monte Ascensione si erge nel subappennino marchigiano in provincia di Ascoli Piceno, a cavallo delle valli del Tronto e del Tesino. La montagna ospita una fitta vegetazione e la sua superficie è divisa in due aree floristiche protette, di cui una di competenza dell'amministrazione comunale di Rotella che si estende lungo il versante nord-ovest del rilievo (detto "Costa di San Benedetto”). Il suo contorno frastagliato ricorda la bella addormentata o il volto di Cecco d’Ascoli: un profilo che diventa una scala verso il cielo.
Questi decisero allora di organizzare una processione per pregare la Santissima Vergine di salvare e proteggere i loro raccolti con la pioggia. Appena i cittadini condussero all’aperto la Statua della Vergine, il cielo si adombrò e iniziò a piovere. I monaci di Farfa edificarono allora una chiesa sulle rovine di un piccolo tempio pagano dedicato alla dea Artemide. Vicino al Santuario della Madonna della Consolazione (o di Montemisio) si trova la contrada Torbidello, località d’origine del nostro vigneto.
Il Territorio e le sue Proprietà Uniche
Il terroir del Monte Ascensione è ideale per la viticoltura grazie alla sua posizione e composizione naturale. Il terreno, ricco di minerali e di medio impasto argilloso, beneficia delle peculiarità geologiche locali, tra cui vulcanelli di fango che conferiscono una spiccata sapidità minerale ai vini. La vicinanza del Mar Adriatico porta venti mattutini che asciugano l’umidità, riducendo la presenza di patogeni e garantendo una crescita sana delle viti.
Il microclima della zona, caratterizzato da autunni miti, inverni rigidi ed estati calde, supporta una maturazione ottimale delle uve. Inoltre, le escursioni termiche giornaliere esaltano i profumi e preservano gli aromi primari varietali, fondamentali per il Pecorino, che qui trova un habitat perfetto.
al MonteNero
Un Vino, Un Territorio, Una Storia
Il Pecorino della cantina Quntì nasce da vigneti situati a 500 metri sul livello del mare, sulle pendici del Monte Ascensione. Questa posizione privilegiata offre un terroir straordinario: un terreno di medio impasto argilloso, esposto a ovest, che garantisce un’ottima esposizione solare, fondamentale per la maturazione delle uve. Il microclima pedemontano è caratterizzato da inverni rigidi, estati calde e autunni temperati, con un’importante influenza dei venti marittimi provenienti dal Mar Adriatico. Questi venti asciugano l’umidità mattutina, prevenendo il proliferare di agenti patogeni.
Il Monte Ascensione, con le sue origini vulcaniche e i vulcanelli di fango presenti nell'area, conferisce al vino una straordinaria sapidità minerale e un carattere distintivo. L'escursione termica tra il giorno e la notte esalta i profumi e preserva gli aromi primari varietali delle uve durante la maturazione.
La raccolta delle uve, rigorosamente manuale e in piccole cassette, garantisce l’integrità del frutto e la qualità del prodotto finale. Il vino è coltivato secondo principi biologici: niente agenti chimici di sintesi e concimazioni esclusivamente organiche, a tutela del territorio e della biodiversità.
Il risultato è un Pecorino fresco, minerale e versatile, adatto a essere degustato da solo o abbinato a piatti leggeri, crostacei e specialità regionali come l’oliva ascolana. Una vera espressione del territorio marchigiano, dove tradizione e natura si fondono per creare un vino unico.
LA CANTINA
IN PRIMIS, UN UNICUM
Se Quntì fa riferimento al numero 5, in primis fa riferimento al numero 1.
In primis come il primo vino, un Falerio Pecorino DOC pensato ancor prima della cantina stessa:
da un’idea è infatti fiorito un progetto di vita.
Ogni cosa nasce dall’1 che rappresenta l’origine, l’unità e il tutto.
L’unione di due unicità, maschile e femminile, creano la vita.
L’uno racchiude in sé la nascita, la crescita e il futuro.
Uno significa indipendenza, spirito di iniziativa, volontà di affermarsi e raggiungere una meta.
L’uno trasforma i sogni in realtà: la cantina Quntì brinda ai nuovi inizi.
Il nome in primis è ispirato al numero 1 perché questo vino è un unicum:
i vigneti si trovano infatti a 500 mslm, condizione speciale per un Falerio Pecorino DOC.
L’escursione termina che consegue dall’elevata quota (per i tradizionali standard territoriali) conferisce al vino un profumo più intenso.
La raccolta delle uve avviene in maniera manuale e in piccole casse,
questo permette alle bucce di restare integre e non entrare in contatto con la polpa dell’uva che quindi non si ossida.
Il Falerio Pecorino DOC in primis è biologico:
il terreno è coltivato senza agenti chimici di sintesi e fertilizzato con concimi organici.
Il terreno dove sorge il vigneto è di medio impasto argilloso ed esposto a ovest:
gode quindi di un’esposizione prolungata alla luce del sole che accresce le piante e porta giovamento ai processi di maturazione delle uve.
Il terroir è posto nel cuore dell’Italia, in una fresca zona collinare pedemontana a 500 metri sul livello del mare:
un ambiente caratterizzato da autunni temperati, inverni rigidi, primavere fresche ed estati calde.
Le uve beneficiano sia del riparo offerto dal Monte Ascensione sia dell’influenza marittima del Mar Adriatico.
Questo permette ai venti mattutini di asciugare l’umidità della notte, evitando il proliferarsi di agenti patogeni.
I vulcanelli di fango posti lungo le falde del Monte dell’Ascensione nel comune di Rotella danno al palato una sapidità minerale.
Il sistema di allevamento a Guyot bilaterale della vite adotta terreni molto fertili,
nei quali la vite trova tutti i nutrienti e le risorse idriche per svilupparsi al meglio.
Le temperature fresche notturne aiutano la conservazione degli aromi primari varietali durante il periodo della maturazione delle uve.
La piacevolezza e l’agilità del sorso rendono il vino adatto sia per essere degustato durante un pasto,
sia da solo come compagno di un aperitivo o di un momento di pausa.